U
scita numero 5, sessantacinque chilometri. Questo articolo non avrebbe potuto intitolarsi diversamente. Piccoli passi sono quelli che (per sentito dire) portano lontano e non posso non rivangare il passato per averne conferma. Lo scorso Marzo ero in stampelle; camminavo con Elena lungo il corridoio di casa che sembrava un viale infinito. Solo la testa andava oltre. La più grande lezione dei miei cinque mesi di “ferma” è stata questa: cervello a mille e tanta, tantissima pazienza. La premessa era necessaria, scusatemi. Ora, i cinque chilometri in più rispetto all’ultima sgambata potrebbero sembrare insignificanti ed invece sono (e saranno) il mio segreto per raggiungere i migliori obiettivi. L’uscita di Sabato si è svolta in un clima favorevole, tanto da sostituire (finalmente!) l’intimo termico a maniche lunghe con quello più leggero. Un altro pezzo in meno. La partenza è sempre un segnale: mi sono subito chiesto il perché di tanta scioltezza nei primi chilometri ma ho ritenuto di non biasimarmi. Non stavo correndo, pedalavo normalmente. Stavo bene. Sto bene. Non ho pagato lo scotto ed escludendo qualche fastidio fisico (sopportabile) ho chiuso con 65 chilometri nelle gambe ed un buon dislivello. Ora punto ai 70 ma senza fretta. Dapprima un percorso prevalentemente piano, poi con un po’ di pendenza. Mi affido completamente alle sensazioni senza perdere di vista la consapevolezza dei progressi e di eventuali intoppi. La “numero 5” non avrebbe dovuto svolgersi perché come sapete, esiste un contesto, una realtà (spesso dura) di cui la bici è testimone. Lei è sempre pronta a trascinarmi fuori dal buio, l’importante è crederci. Anche questa volta è stata capace di trasformare una notte da incubo in un bellissimo sogno ad occhi aperti.

Ciao Enzo,
tutto quello che hai pensato e immaginato in quel corridoio infinito si è ampiamente realizzato, i tuoi piccoli passi sono diventati i tuoi chilometri di oggi e aumenteranno sempre di più. Essere contenta per te mi viene naturale e tutto questo mi fa riflettere sull’importanza di non prendersela per ogni cosa imparare a passarci sopra, per non sprecare ogni attimo del nostro prezioso tempo, e pensare al valore che ha la nostra vita Buona giornata
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Giusy, le cose cambiano, le persone cambiano ed io in questo senso mi sento un altro. Meno dispersivo, più efficace, con qualche rimpianto e altrettanti rimorsi. Ma è la vita!
Buona serata
"Mi piace""Mi piace"
Sono contenta dei tuoi risultati! 👏👏
Anch’io mi sorprendo spesso a pensare a “dov’ero oggi” e… in marzo 2020 il cancro ancora non c’era (o meglio, sicuramente c’era, ma io non lo sapevo). In marzo 2021 stavo ancora facendo la chemio, ma ero (per fortuna) vicina alla fine.
È sorprendente quanto tutto cambi in fretta…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il tempo scorre veloce, Alice. Quando attraversiamo momenti bui sembra lentissimo . Quando siamo felici, tutto si dissolve in un attimo. Resta la consapevolezza, a distanza di anni, di quanto siamo stati forti. Un abbraccio
"Mi piace""Mi piace"
Sì, è quasi sempre vero. Unica eccezione: quando si è felici e si aspetta qualcosa. In questo caso, il tempo si incaglia e non si muove più! 🙄😂
Un abbraccio e buon fine settimana.
"Mi piace"Piace a 1 persona