N
on è ancora tempo per le pagelle del primo trimestre ma questo Marzo abbasserà decisamente la media. Era nell’aria. Due mesi molto produttivi e funzionali all’umore sono forse troppa manna, per cui è doveroso frenare e darsi una regolata. Il passaggio alla nuova stagione mi regalerà quell’ora di luce che, almeno fino a Giugno, dovrebbe garantirmi il principale rifugio contro le giornate no. E in questo senso Marzo non può non essere ricordato. Sulla lavagna dei cattivi di questo mese metto sicuramente il mio istinto infantile, la mia anima reazionaria che fa a pugni con una condotta del tutto contraria, l’eterna inconsapevolezza della mia natura di uomo sensibile, disponibile, facile all’empatia. Non ce la faccio, amici miei, non riesco ad ammettere chi sono perché troppo impegnato ad imporre un’immagine che mi fa più comodo. E così la minaccia del “io mi tiro fuori”, il giorno dopo si trasforma magicamente in partecipazione impegnata e sentita. Vammi a capire. Il bel lavoro di inizio anno si è miseramente disperso in un buco in più nella cintura ed un’occhiaia più marcata. Nella colonna dei buoni metto tutto quanto è nelle mie possibilità per vivere la quotidianità con il minimo disagio per il cuore. Dalla meditazione, alle riflessioni mattutine ad alta voce in auto mentre vado in stazione, passando per le sgambate, la preghiera, la forza mentale. Questa è la vita, direte voi, è tutto normale. Avete ragione. E allora nella colonna dei buoni metto anche la mia voglia di strapparmi un sorriso, attraverso la scrittura e la condivisione con uno qualsiasi di voi. Quanto potrebbe aiutarmi e aiutarvi? Grazie dell’ascolto. Spero di poter alzare la media negli ultimi giorni di Marzo.
